Il metodo Dozzo

Aiutare un bambino con disabilità a crescere sviluppando tutte le funzioni neurologiche necessarie per vivere con successo la propria vita in primis significa uscire da rigidi schemi mentali che spesso portano a considerare come prioritaria la patologia e non la persona che ne è portatrice. 

Il metodo Dozzo pone al centro dell’attenzione terapeutica il bambino nella sua interezza di essere umano bio-psico-sociale, non la patologia di cui è affetto. Incontrare, conoscere e rispettare l’individualità di ogni singolo bambino ed evidenziare lo straordinario potenziale neurologico sempre presente sono solo alcuni degli aspetti fondamentali ed imprescindibili di questo metodo che aiuta i bambini disabili a sviluppare tutta la normalità funzionale possibile, riducendo così l’ingerenza del danno cerebrale avvenuto in un qualsiasi momento della loro vita. 

Normalmente si ritiene che una lesione cerebrale sia irreversibile e comprometta in maniera irreparabile il futuro del bambino che la subisce. In parte questo è vero, una lesione cerebrale non può essere cancellata, ma questo non significa necessariamente restare disabili a vita. 

Il cervello umano ha sempre a disposizione un grande potenziale inespresso che può essere reso attivo se si forniscono al bambino le giuste stimolazioni e le adeguate facilitazioni perché maturino, anche se in ritardo rispetto all’età cronologica, gli stadi di sviluppo normali che caratterizzano la crescita nei primi anni di vita. Identificare la specifica patologia non rappresenta quindi l’unico fattore necessario per determinare un percorso terapeutico, anzi. È molto più importante conoscere i modi in cui il cervello si sviluppa naturalmente e saperli adattare di volta in volta ai bisogni emergenti. Non solo, i sintomi che i bambini con la stessa patologia possono manifestare sono molteplici. All’interno di una medesima diagnosi possiamo infatti trovare elementi comuni a svariate patologie e parlare solo di tetraparesi, ritardo psicomotorio, disturbo cognitivo, crisi epilettiche, spasticità e/o strabismo… risulta molto riduttivo perché non consente di vedere né le caratteristiche né le specifiche necessità della persona che ne soffre. Problematiche complesse come quelle derivanti da una lesione cerebrale vanno comprese ed affrontate attraverso un intervento di cura multidisciplinare, attraverso un percorso terapeutico integrato. È indispensabile un approccio globale, adeguato alla complessità della fisiologia cerebrale e della inscindibile connessione che lega corpo e mente, che tenga conto della specificità di ogni bambino, dell’unicità di ognuno. 

Il metodo Dozzo è proprio questo: un approccio che adotta sempre una visione di insieme per delineare quel preciso percorso terapeutico in grado di affrontare e risolvere i problemi che il bambino manifesta, sempre attenti a ricalibrare gli strumenti adottati in funzione dell’esito di ogni singolo passo di questo meraviglioso viaggio di crescita. 

Un viaggio che può avvenire solamente in famiglia, nella propria casa, grazie al costante, attento ed amorevole intervento di genitori che, adeguatamente formati e sempre assistiti dai professionisti, diventano i veri artefici dei progressi dei propri figli. 

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